Weekend infuocato quello del 10-12 luglio 2015 per la Monza historic 2015, che ha visto strepitose vetture degli anni ’60 e ’70 contendersi il podio in sei appassionanti gare.
Un’occasione per rivedere in pista autentici capolavori come le Ferrari 512S e 512M, Porsche 934 e 935, De Tomaso Pantera, Alfa Romeo T33/2 e T33/3, Ferrari 312P, Ferrari 512 BBLM. In particolare la Classic Endurance Racing (disputata in due corse di 60 minuti), è stata pensata per ricreare le competizioni di endurance che si svolsero tra il ‘66 e il ’79. Le auto partecipanti sono state suddivise in due gruppi: il CER 1 (GT 1966-1974 + prototipi 1966-1971), e il CER 2 (GT 1975-1979 + prototipi 1972-1979).
Nella Classic Endurance Racing 1, bellissimo il duello tra le due Ferrari 512, in cui la superiorità di Emanuele Pirro (pilota di Formula 1 dal 1989 al 1991 e 5 volte vincitore della 24 Ore di Le Mans), in coppia con Bob Earl, al volante della 512S del 1970, è stata impietosa rispetto alle prestazioni della 512M del 1971 (successiva e più evoluta versione della medesima vettura). Peccato che all’ultimo giro, la Ferrari di Earl si sia dovuta fermare alla seconda variante per un guasto. Un risultato che si aggiunge alla non felice carriera della 512, vedi il post: https://soulcarsrace.wordpress.com/2014/09/27/ferrari-512-un-capolavoro-sfortunatoferrari-512-an-unfortunate-masterpiece-itaeng/
La Ferrari 512 M di Lavaggi/Read ha chiuso al settimo posto, mentre il podio è andato alla Lola T70 MkIIIB del 1969 di David Hart (con una media di 170,30 km/h, seguita da due Chevron B19 FVC del 1971 (giunta seconda la Chevron guidata da O’Connell/Kirkaldy, terza quella di Bruehwiler).
Emozionanti anche le prestazioni della Toj del 1976 guidata da Yves Scemana che ha chiuso la Classic Endurance Racing 2 in prima posizione, con una media di 174,80 km/h ed un distacco di quasi 45 secondi sul secondo classificato (Lola T298 BMW).
A Ferrari 512 almost perfect at Monza Historic 2015 [English version]
An hot weekend (10-12 July 2015) for Monza historic 2015, which has seen amazing cars of the years ‘ 60 and ‘ 70 contend the podium in six exciting races.
An opportunity to review masterpieces like the Ferrari 512S and 512M, Porsche 934 and 935, De Tomaso Pantera, Alfa Romeo T33/2 and T33/3, Ferrari 312P, Ferrari 512 BBLM. In particular the Classic Endurance Racing (contested over two races of 60 minutes), was organized to recreate the endurance competitions that took place between ’66 and ’79. The participants were divided into two groups: the CER 1 (GT 1966-1974 and prototypes of 1966-1971), and the CER 2 (GT 1975-1979 and 1972-1979 prototypes).
In the Classic Endurance Racing 1, beautiful the duel between the two Ferrari512, where the superiority of Emanuele Pirro (Formula 1 driver from 1989 to 1991 and 5 times winner of the 24 hours of Le Mans), paired with Bob Earl, at the wheel of the 512S of 1970, was pitiless compared to 512M performance of 1971 (later and more advanced version of the same car). Too bad the last lap, the Ferrari of Earl is due to stop at the second variant to a fault. A result that adds to not happy 512 career, see the post: https://soulcarsrace.wordpress.com/2014/09/27/ferrari-512-un-capolavoro-sfortunatoferrari-512-an-unfortunate-masterpiece-itaeng/
The Ferrari 512 M of Lavaggi/Read finished in seventh place, while on the podium went to the Lola T70 MkIIIB 1969 of David Hart (with an average of 170.30 km/h, followed by two Chevron B19 FVC of 1971 (second arrived the Chevron of O’Connell/Kirkaldy, and third the Chevron of Bruehwiler). Also exciting performance of Toj of 1976 led by Yves Scemana who closed the Classic Endurance Racing 2 in first position, with an average of 174.80 km/h and a gap of nearly 45 seconds over runner-up (Lola T298 BMW).
Avete scritto: “la superiorità di Emanuele Pirro…..in coppia con Bob Earl, al volante della 512S del 1970, è stata impietosa rispetto alle prestazioni della 512M del 1971”. Non direi proprio visto che la Ferrari 512M, Con Giovanni Lavaggi, ha segnato la pole position ed il giro più veloce in gara!! . Va considerato, invece, che l’equipaggio della 512S era formato da due professionisti, mentre quello della 512M, oltre al citato Lavaggi, annoverava Steven Read che è un gentleman driver (nonchè proprietario della vettura).
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Buongiorno sig.Lavaggi, innanzitutto è un piacere averla tra i lettori del blog.
Mi spiace ma l’intenzione non era quella di essere offensivo nei suoi confronti,
quindi condivido certamente la sua precisazione in merito a quanto scritto.
Mi farebbe anzi molto piacere poterla intervistare, a proposito delle sue interessantissime esperienze agonistiche.
La ringrazio.
Cordiali saluti,
Vittorio Piaggi
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