Lello Soncini: passione & motori
Una vita passata nei paddock a fianco dei più grandi. Come tanti “notevoli” personaggi dell’automobilismo sportivo Lello proviene da quella che oggi viene chiamata “la terra dei motori”. Con l’innata simpatia ed immediatezza tipiche della sua regione di origine ha vissuto in prima persona bellissime decadi dell’automobilismo sportivo, prima come pilota, poi in qualità di Commissario di pista e di Commissario tecnico CSAI sul circuito monzese.
Vi sono persone che dal primo secondo ci fanno percepire un incredibile senso di familiarità, come se le avessimo sempre conosciute e Lello Soncini può certamente essere considerato una di queste. Sarà merito della sua capacità comunicativa o delle radici emiliane? Forse di entrambe. Sta di fatto che nel mese di giugno ho avuto modo di conoscerlo, mentre nei paddock di Monza durante la Coppa Intereuropa “cedeva” senza alcun timore la propria prototipo Tecno ad una allegra ragazza, che già seduta al posto di guida aveva deciso di farsi ritrarre al volante.
Scopro che Lello, nato a Reggio Emilia nel 1933, ha da qualche anno varcato la fatidica soglia degli 80 e percepisco immediatamente che dietro al suo approccio modesto e bonario si cela una grande esperienza di vita. Decido così di importunarlo con alcune domande, ma ciò non lo infastidisce affatto e dopo pochi minuti mi invita ad andarlo a trovare a pranzo a Crema dove mi potrà mostrare anche la sua collezione di auto da corsa.
L’appartamento in cui Lello vive è stracolmo di ricordi, coppe e ovunque immagini scattate con notissimi personaggi dell’automobilismo sportivo; mentre rovista nei cassetti ed estrae 4 o 5 mazzi di chiavi dei diversi garage in cui si trovano i mezzi della sua collezione, molto generosamente inizia a raccontarmi in un flusso ininterrotto di ricordi una bellissima vita, che si snoda come le strade provinciali che dalle campagne emiliane conducono verso nord.
La sua storia come in un film, inizia con un giovanissimo Lello che attratto dalla velocità sfreccia su una Atala da corsa lungo le strade polverose mentre si allena per la prossima gara. Per la verità il suo più grande desiderio e quello di ottenere il brevetto di pilota aeronautico, ma per arrivarci occorrono fondi che Lello deve ancora trovare il modo di procurarsi.

Photo credit: Lello Soncini private collection

Photo credit: Vittorio Piaggi
A vent’anni, parallelamente agli studi tecnici, Lello diviene così un abile ciclista e inizia la sua carriera con il team Atala dell’omonima marca di biciclette. I risultati sono promettenti, ma le regole ferree dell’allenatore gli impongono di stare lontano da fumo, alcool e donne. Come Lello racconta rispettare le prime due regole non era un problema, ma la terza fu un buon motivo per abbandonare il mondo del ciclismo.
1954: una Lambretta imbocca la provinciale che esce da Reggio Emilia e costeggiando i campi assolati dell’Emilia Romagna si dirige verso nord. Probabilmente sono le stesse strade su cui 35 anni prima Enzo Ferrari, all’epoca coetaneo di Lello, al volante di una CMN 20 HP si allenava per partecipare alla Targa Florio. Dietro al manubrio della Lambretta Lello ventunenne si dirige nei pressi di Crema dove un concessionario FIAT lo attende per affidargli il suo primo posto di lavoro.
Tra le mansioni che gli verranno assegnate vi è il ritiro delle nuove vetture dalla filiale FIAT di Brescia per condurle fino al Concessionario di Crema; si tratta di un piacevole incarico che gli consente di guidare vetture sempre nuove e di diversi modelli e non ultimo, di avere incontri galanti con più di una fidanzatina che lungo il percorso lo attendono.
Lello ama qualsiasi veicolo a motore e sarà proprio un brutto incidente in moto a bloccarlo a letto per molto tempo, costringendolo a modificare i propri piani e ad abbandonare il progetto di pilota aeronautico. Nel frattempo, anche grazie all’impiego presso FIAT la passione per le auto è cresciuta e inizia a frullargli per la testa l’idea di accantonare i fondi per acquistare una auto da competizione. E’ infatti con i primi stipendi da insegnante di disegno tecnico alla Scuola media (dove insegnerà per trent’anni), che nel 1973 acquista una Alfa Romeo Giulietta Zagato 1300 Coda tronca costata ben 360.000 lire, una cifra non indifferente per l’epoca.

Photo credit: Vittorio Piaggi
Nel 1976 Lello entra nella Scuderia “Il Torrazzo” di Cremona e lo stesso anno inizia a correre al giovedì sera nella categoria Formula Monza. “Autofinanziare le mie partecipazioni alle gare era insostenibile sul piano economico, racconta Lello, “…con uno stipendio di 380.000 lire al mese, spenderne 800.000 per acquistare ad esempio un set di gomme da corsa era una pazzia..”. Decide così di abbandonare la carriera di pilota .
Nel 1983 Lello trova abilmente un modo per sospendere la propria carriera agonistica senza abbandonare il mondo delle corse, ottiene così l’abilitazione come Commissario di percorso presso CSAI Milano, che gli consentirà di operare presso l’Autodromo di Monza. Purtroppo pochi anni dopo un brutto episodio gli farà cambiare idea: durante la gara monzese del Campionato di velocità turismo del 1994, Lello nel ruolo di Commissario di percorso si trova all’esterno della curva Parabolica, dietro alla prima fila di pneumatici. All’improvviso una BMW esce di pista e a forte velocità inizia capottarsi sulla ghiaia proprio nella sua direzione. E’ questione di pochi istanti, centesimi di secondo che non offrono la possibilità di prendere alcuna decisione, la vettura impuntandosi con il muso sul terreno si alza su un fianco e lo scavalca ricadendo sulla seconda fila di pneumatici. E’ un’esperienza terrificante che ancora oggi Lello ricorda con un brivido lungo la schiena e che lo convince a non sfidare nuovamente la fortuna.

Photo credit: Lello Soncini private collection
Decide così di abbandonare la presenza in pista e dopo aver superato il Corso come verificatore, ottiene l’abilitazione per diventare Commissario tecnico, ruolo che gli consentirà di vivere in prima persona il brivido e l’adrenalina che scorre all’interno di un team di F1 durante un Gran premio e di conoscere personalmente nell’arco di trent’anni tutti i nomi più autorevoli dell’automobilismo sportivo. Si tratta di un incarico tutt’altro che semplice: numerosi gli aspetti da verificare, dal peso del veicolo ai sistemi di sicurezza, dalle dimensioni delle vetture alla regolarità della tuta del pilota. Ogni cosa deve rispondere a precisi protocolli e regolamenti e in Formula uno tutto ciò è estremamente più complesso che in qualsiasi altro Campionato; ogni eventuale difformità deve essere appositamente verbalizzata e autorizzata dal Delegato tecnico FIA. Operando sotto il diretto controllo di Jo Bauer (Delegato tecnico permanente di FIA), viene poi assegnato negli ultimi 15 anni (dal 2000 al 2015), alla specifica verifica di una delle due vetture del Team Ferrari. Qui costruisce bellissimi rapporti di amicizia e stima reciproca con piloti come Fernando Alonso, Michael Schumacher, Felipe Massa, per il quale Lello prova un particolare affetto.
Photo credit: Lello Soncini private collection
Racconta Lello: “Un episodio che ricordo con grande simpatia ed emozione è quello in cui durante un Gp di Formula uno a Monza, Luca Cordero di Montezemolo – che con me è sempre stato gentile pur mantenendo un certo distacco professionale – improvvisamente mi condusse davanti alla tribuna degli sponsor e rivoltosi verso di loro, cingendomi con un braccio le spalle ad alta voce ironicamente disse: vedete questo giovane vecchiaccio? E’ quello che non fa vincere la Ferrari!!. Poi ci salutammo in modo caloroso. Fu per me un gesto di grande affetto e simpatia…”.
Oggi rigidi regolamenti hanno imposto a Lello a causa dell’età, la conclusione del suo ruolo di Commissario tecnico ma il suo grande entusiasmo e passione per le auto e per la vita non finiscono qui, e possono ancora trovare sfogo nella notevole collezione di vetture che Lello negli anni ha saputo acquistare e nei numerosi eventi di automobilismo sportivo ai quali spesso viene invitato come guest star.
Lello Soncini è una persona vitale e spontanea, un personaggio d’altri tempi che negli anni non ha mai avuto paura di esprimere il proprio punto di vista…, una specie di uomo sempre più rara oggi giorno e per me è stato un onore poter passare con lui un piacevolissimo pomeriggio.
Vittorio Piaggi
Alcune vetture della collezione di Lello Soncini
Photo credit: Vittorio Piaggi
Lello Soncini: passion & motors [English version]
A life spent in the paddock at the side of the biggest of the racing circus. How many “notable” characters in motorsport Lello comes from what is now called in Italy “the land of engines”. With the innate sympathy and immediacy typical of its region of origin have experienced first hand beautiful decades of motor racing, first as a driver, then as track Commissioner then coach CSAI in Monza racetrack.

Photo credit: Lello Soncini private collection
There are people who from the first second makes us feel an incredible sense of familiarity, as if we had always known and Lello Soncini can certainly be considered one of them. Will the merits of his communication skills or roots of Emilia? Maybe both. The fact is that in June I got to know him, while in the Monza paddock during the Cup Intereuropa “ceded” without any fear their prototype Techno to a cheerful girl, already sitting in the driver’s seat had decided to be portrayed at the wheel.

Photo credit: Vittorio Piaggi
Than I discover that Lello, born in Reggio Emilia in 1933, has for several years stepped over the fateful threshold of 80 and I perceive immediately that behind his modestand good-natured approach lies a great life experience. So I decided to bother you with a few questions, but this seems to bothers not him at all, and after a few minutes he invites me to go for lunch in Crema where he lives and where he can show off his collection of racing cars.
The appointment in a hot Sunday in July is at the Autogrill of Lainate (Milan); despite i live just a few kilometres away i come with a decent delay. But the first pleasant surprise is that Lello waiting for me behind the steering wheel of a Mercedes SL R129, which is almost identical to mine also in the color and this increases even further our mutual sympathy. From here to Crema the road isn’t very short but Lello on the Paullese road takes the lead and discarding nimbly some cars brings me in short time at the destination.
The apartment where Lello lives is full of memories, cups and everywhere images taken with famous characters of motor sport.

Photo credit: Lello Soncini private collection
While rooting around in drawers and extracts 4 or 5 sets of keys of different garage where is the means of his collection, very generously starts telling me about in an uninterrupted stream of memories a beautiful life that unfolds as the provincial roads which from the countryside of Emilia lead northward.
His story as a movie, begins with a young Lello who attracted by the speed race along the roads on a hurtling Atala dusty while training for the next race. Indeed his greatest wish it’s to get the aircraft pilot’s licence, but to get there he need funds that Lello must still find ways to procure.
At the age of twenty, in parallel with technical studies, Lello became an accomplished cyclist and started his career with team Atala of the eponymous brand of bicycles. The results are promising, but the strict rules of the coach to stay away from smoking, alcohol and women; as Lello tells respect the first two rules was not a problem, but the third was a good reason to abandon the world of cycling.
Photo credit: Lello Soncini private collection
1954: a Lambretta take the road that goes from Reggio Emilia and coasting sunny fields of Emilia Romagna heads North. These are probably the same streets on which 35 years before Enzo Ferrari (who at the time was the same age as Lello), behind the wheel of a CMN 20 HP trained to participate at the Targa Florio race.
Behind the handlebars of Lambretta Lello 21 heads near Crema where a FIAT car dealer awaits him to give him his first job. Among the tasks that will be assigned there is the withdrawal of the new cars from FIAT subsidiary of Brescia to lead them up to the dealer of Crema. This is a pleasant position which allows it to drive new cars of different models and not the least, to have amorous meetings with more than one girlfriend who await him along the way.
Lello loves any motor vehicle and will be just a bad motorbike accident to subdue him in bed for a long time, forcing him to change his plans and abandon the aircraft pilot project.
Meanwhile, thanks to the job at FIAT the passion for cars has grown and start to think at the idea of setting aside money to buy a racing car. It is indeed with the first technical drawing teacher salaries to middle school (where he taught for thirty years), who in 1973 buy Alfa Romeo Zagato 1300 Coda tronca which cost well 360,000 lire, a considerable amount for the time.
In 1976 Lello enters the Stable The Torrazzo of Cremona and the same year began racing at Thursday evening in category Formula Monza. “Auto finance my participation to races was unsustainable in economic terms”, tells Lello,” … with a salary of 380,000 lire a month, spend 800,000 to buy such as a set of race tires was crazy … “. So he decided to abandon the driver career.
In 1983 Lello is deftly a way to suspend their career without leaving the world of racing, gets so enabling path as Commissioner at CSAI Milan, which will allow him to work at the Monza circuit.
Unfortunately a few years after a nasty episode will change his projects again: during the race speed Championship 1994 tourism in Monza, Lello in the role of track Commissioner is outside of the parabolic curve, behind the first row of tires. Suddenly a speeding BMW track comes out and starts flip on gravel in his direction. It’s a matter of a few seconds, hundredths of a second that do not offer the ability to make any decisions, the car something with the muzzle on the ground rises on one side and climbs out, falling on the second row of tires. It’s a terrifying experience that still Lello recalls with a shiver up your spine and convinces him to don’t push he’s luck again.
Photo credit: Lello Soncini private collection
So he decided to abandon the presence on the track and after passing the course as Cars Verifier, gets the qualification to become Technical coach, a position that will allow him to experience first hand the thrill and adrenaline flowing inside an F1 team during a Grand Prix and to know personally in over thirty years all the most respected names in motorsport.
Photo credit: Lello Soncini private collection
This is a far from simple task: many things to check, from the weight of the vehicle safety systems, the size of the cars to the regularity of the suit of the pilot. Everything must respond to specific protocols and regulations, and in Formula one everything is far more complex than in any other League; any discrepancies must be specially recorded and authorised by the FIA Technical Delegate. Operating under the direct control of Jo Bauer (permanent FIA technical delegate), Lello is then allocated over the last 15 years (from 2000 to 2015), to the specific role of check of one of two cars of the Ferrari Team. Here he builds beautiful friendships and mutual respect with drivers like Fernando Alonso, Michael Schumacher, Felipe Massa, for whom Lello try a special affection.

Photo credit: Lello Soncini private collection
Tells Lello: “an episode which I remember with great sympathy and emotion is when during a Formula One Grand Prix in Monza, Luca Cordero di Montezemolo (who at the time was Ferrari President) – which to me has always been friendly while maintaining a certain professional detachment – suddenly took me in front of the grandstand of the sponsors and the rioters toward them, bringing with one arm shoulder aloud ironically said : you see this young geezer? That’s what doesn’t win the Ferrari!!. Then we said goodbye so warm. It was for me an act of great affection and sympathy … “.
Today strict regulations imposed to Lello due to age, the end of his role as coach but his great enthusiasm and passion for cars and for life does not end here, and can still be found vent in the impressive collection of cars which Lello in the years has been able to buy and in many motor racing events to which is often invited as a guest star.

Photo credit: Lello Soncini private collection
Lello Soncini is a vital and spontaneous person, a character from another time that was never afraid to express their own point of view, a man increasingly rare nowadays and for me it was an honor to be able to go with him a pleasant afternoon.
Vittorio Piaggi
Some cars from the Lello Soncini collection
Photo credit: Franco Bossi

Photo credit: Vittorio Piaggi
Un ringraziamento và a Passione e Motori, e a colui che ha raccontato la storia del Grande Lello, io sono Maurizio uno dei fortunati amici che lo hanno conosciuto…grande uomo Lello…leggendo l’articolo, ho rivissuto la visita che ho fatto due anni fà prima del Gran Premio di Monza…dopo il pranzo con Lello in una trattoria di campagna ….grande mangiata al costo di dieci euro…siamo andati io e Lello e 4 miei amici a vedere la sua collezione di auto….Lello un personaggio, i suoi racconti…. incantano, è un piacere ascoltarlo…un grande Amico…grazie Lello ……Maurizio Orelli.
"Mi piace""Mi piace"
Grazie Maurizio per aver gentilmente lasciato il tuo pensiero. Farà certamente piacere anche a Lello.
Auguri, Vittorio
"Mi piace""Mi piace"