Maria Teresa De Filippis: vincendo contro i pregiudizi/Winning against prejudice [ITA/ENG]

Esistono personaggi che vale la pena di ricordare, non solo per i risultati sportivi ottenuti, ma anche per aver contribuito a creare un pezzo di storia dell’automobilismo. Ciò vale sicuramente per Maria Teresa De Filippis, che cinquantasette anni fa nel Circuito di Monaco, di fronte alle espressioni inebetite del pubblico maschile e agli sguardi preoccupati, ammirati e forse un po’ invidiosi di quello femminile, si è infilata con grande nonchalance nell’abitacolo di una Formula Uno:  la Maserati 250 F che l’anno prima ha portato Juan Manuel Fangio a vincere per la quinta volta il campionato.

Classe 1926, Contessa di origine napoletana, Maria Teresa De Filippis è stata infatti in assoluto la prima donna al mondo ad aver pilotato da professionista una Formula uno.

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Una carriera durata undici anni, in cui Maria Teresa ha vissuto a momenti alterni: fortuna, vittorie, incidenti, diversi episodi di pura sfortuna agonistica, ma anche di decisa preclusione maschile nei suoi confronti. Tutto ciò non è però bastato ad oscurare le innegabili capacità, la grinta e la voglia di vincere, di una grande donna.

La presenza femminile in competizioni automobilistiche non era certo una novità, nei primi decenni del secolo diverse donne si cimentarono infatti con questo pericoloso sport, ma prendere parte ad un Campionato di Formula Uno era una cosa assolutamente inedita. Maria Teresa racconta1: ”…la mia Maserati poteva raggiungere anche i 250 km/h, con gomme dal battistrada strettissimo…, … la tenuta di strada, specie in curva era limitata. Tutti i piloti erano costretti ad effettuare la derapata per poter entrare ed uscire dalle curve. Ricordo che la mia Maserati aveva il cambio posizionato al centro tra le gambe; in aggiunta avevo i pedali del freno e dell’acceleratore invertiti. Ai miei tempi era davvero faticoso guidare al limite una F1, specie per una donna…”.

E’ il 1948, Maria Teresa, soprannominata “pilotino” per la sua corporatura esile, dopo qualche esperienza con i cavalli, inizia la propria carriera automobilistica grazie ad una scommessa con suo fratello Antonio (che correva con Ferrari e Maserati) e che, certo della sua buona riuscita in una gara automobilistica, prima degli altri intuisce le sue doti di pilota. A soli 22 anni MTDF decide infatti di partecipare con una FIAT 500 Topolino alla sua prima gara, la Salerno-Cava dei Tirreni. Antonio vince la scommessa in quanto la sorella, annientando in un solo colpo tutta la concorrenza maschile, per prima taglia il traguardo e vince il Premio “Il volante d’argento”.

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La Fiat 500 Topolino di Maria Teresa De Filippis durante la Salerno-Cava dei Tirreni

Grazie ad una famiglia7 che non si oppone alla sua carriera automobilistica, sua madre le ripete: “…vai piano e vincerai..”, dopo la sua prima vittoria Maria Teresa inizia ad appassionarsi alle auto e anche nella sua seconda competizione, la gara in salita Sorrento-Sant’Agata, conferma le sue ottime capacità risultando la seconda più veloce. Sfortunatamente, il padre di Maria invece non vive abbastanza d poter assistere ai suoi successi.

Nel 1948 partecipa assieme al fratello Antonio alla 32^ Targa Florio-8° giro di Sicilia, su FIAT 1100 sport, ma per un guasto sono costretti al ritiro. L’anno dopo Maria Teresa acquista una Urania, una piccola auto sportiva con chassis costruito da Berardo Taraschi e motore motociclistico BMW da 750 cc., con la quale vince in diverse competizioni: “La Stella Alpina”, “La Targa Vesuvio, il “Giro della Campania”, concludendo in seconda posizione in altre tre occasioni.

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1949, MTDF vittoriosa della competizione “La Stella Alpina” al volante della sua Urania

1950: MTDF partecipa alla 34^ Targa Florio–10° Giro di Sicilia, con la sua Urania BMW. Avendo problemi nell’avvio della gara viene aiutata con una spinta e per questo motivo viene squalificata. L’anno dopo Maria Teresa decide di scambiare la Urania con una Giaur, con motore Giannini da 750 cc., dopo poco conosce il pilota romano Luigi Musso, un uomo affascinante e dalle notevoli capacità, di cui si innamora.

All’epoca anche lui corre con una Giaur e di lì a poco diventa famoso grazie ai suoi numerosi successi automobilistici. Luigi e Maria Teresa si fidanzano e per due anni, seguiti dal loro rimorchio che trasporta le auto da corsa, girano romanticamente per l’Italia spostandosi da una gara all’altra.

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Luigi Musso al GP di Francia, 1957 /Luigi Musso of Italy sits aboard the #10 Scuderia Ferrari 801 in the pits during practice for the French Grand Prix on 6th July 1957 at the Rouen-Les-Essarts circuit in Rouen, France.

Dopo tre anni la relazione con Musso si conclude, ma tra loro rimane viva una grande amicizia fino scomparsa di Luigi. La sua carriera con la Giaur prosegue bene e dopo tre stagioni motoristiche vince il Gran Premio di Roma nella sua classe e si classifica seconda per otto volte in diverse competizioni.

Nel 1953 acquista una OSCA 1100 cc. e inizia a gareggiare con piloti affermati come Manuel Fangio. La crescente esperienza di pilota inizia a dare i suoi frutti e quell’anno conquista tre vittorie, tra cui: La 12 ore di Pescara (dove con Sgorbati conclude prima nella sua classe e quarta assoluta) e la gara in salita Catania-Etna (dove è prima nella sua classe).

E’ il 1954, mentre Luigi Musso diventa pilota ufficiale della Scuderia Maserati di F1, Maria Teresa acquista una Maserati A6GCS da 2 litri e si fidanza con il nipote del Re Umberto di Savoia, il Conte Pierfrancesco Calvi di Bergola (che a sua volta ha corso con una Giaur).

I successi in gara continuano: è prima assoluta nella “Corsa del Redentore” in Sardegna e prima nella sua classe sul Circuito di Caserta e sul Circuito di Siracusa. Nel tour di Sicilia risulta quinta nella sua classe e decima assoluta. Lo stesso anno durante il Giro di Sardegna del Campionato Italiano Piloti, mentre è in testa alla gara e prima nel Campionato 1100 cc., rimane coinvolta in un brutto incidente e per solo un punto e mezzo le sfugge il titolo. MTDF: “…partecipai alla Sassari-Cagliari-Sassari senza aver nemmeno provato il percorso. Sapevo che sulle curve pericolose gli organizzatori mettevano le balle di paglia e mi orientavo con quelle. Senonché in un punto critico non c’erano più, i concorrenti che mi avevano preceduto le avevano sfasciate. Uscii di strada e andai a sbattere. Persi completamente l’udito dell’orecchio sinistro.”

Maria Teresa racconta che all’epoca i piloti per passare da una gara all’altra, si spostavano spesso insieme; nelle pause molti di loro partecipavano a gare minori, e ciò li portava a guidare ogni settimana auto in diverse categorie, migliorando così anche le proprie capacità di guida. Infatti, oltre all’amico Luigi Musso, inizia a viaggiare frequentemente con alcuni di loro: Alberto Ascari, Giorgio Scarlatti e il francese Jean Behra2, con il quale stringe una sincera amicizia.

Nel 1955 Maria Teresa si iscrive al Campionato Italiano 2000 Sport, nel quale conquista il secondo posto. Grazie a questo risultato e forse alla presenza di Luigi Musso nella scuderia, la Maserati la mette sotto contratto e anche lei diventa pilota ufficiale del Team Maserati. L’accordo contrattuale è al 50/50 e prevede che lei corra con la sua Maserati A6GCS, con una divisione a metà delle spese e dei i guadagni derivanti dalle gare, la scuderia avrebbe provveduto a preparare la vettura e alle riparazioni e solo in caso di rottura del motore Maria Teresa avrebbe dovuto pagarlo direttamente.

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Maria Teresa sulla sua Maserati A6GCS

Sempre nel 1955 l’intrepida Contessa guidando la sua Maserati A6GCS da 2 litri, partecipa anche alla notturna 10 Ore di Messina e alla Targa Florio e alla 6 ore di Bari, dove risulta quinta.

10 ore di Messina: alla partenza sono schierate le squadre ufficiali Ferrari con la 750s di Trintignant-Castellotti e Maserati, con un nutrito gruppo di A6GCSM per la classe 2000, tra cui quelle di Luigi Musso, Franco Donato e la coppia De Filippis-Musitelli. Per la classe 3000 Jean Behra e Giuseppe Musso (fratello di Luigi) su Maserati 300S. Tra gli altri, è presente anche Graham Hill con la Jaguar C-Type, che dopo 5 ore di gara uscirà di pista. Nella classe 2000, nella seconda metà della gara, si scatena una lotta avvincente tra Munaron, Dos Santos e De Filippis, che conclude tagliando il traguardo in terza posizione. L’edizione del ‘55 della 10 Ore di Messina, tra le diverse edizioni, è a tutt’oggi ricordata come la più dura, con solo 8 equipaggi classificati, su 23 partiti.

Ancora  nel ’55 Maria Teresa è presente anche tra i partecipanti della 39^ Targa Florio con la sua Maserati A6GCS da 2 litri. Divide il volante con Luigi Bellucci e conclude la gara in quarta posizione nella sua classe e nona assoluta. Partecipa inoltre al Giro delle Calabrie dove arriva quarta assoluta.

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1955, MTDF con la sua Maserati A6GCS alla 39^ Targa Florio

Il 1955 è un anno fortunato e fitto di successi per Maria Teresa, ma anche il momento in forse a più rischiato nel corso della sua carriera: durante la partecipazione ad una gara nel Mugello, la sua auto finisce fuori strada lungo un ripido pendio, fermandosi grazie al ceppo di un albero, proprio sul ciglio di uno strapiombo, 20 metri soprastante una scogliera. Maria Teresa è illesa, ma ancora in grave pericolo, in quanto l’auto è in bilico e qualsiasi movimento brusco potrebbe far scivolare l’auto nel precipizio.

Maria Teresa racconta: “Ero molto spaventata, alcuni arbusti caddero sopra la scogliera e non c’era assolutamente il tempo per pensare a cosa fare! C’erano molti spettatori, ma avevano paura di toccarmi dato che l’auto era in bilico. Alla fine procurarono una corda che legarono sotto le mie braccia e mi tirarono fuori dall’alto, ma moooolto delicatamente!”8

A novembre parte per il Venezuela per partecipare al GP di Caracas con la Maserati A6GCS, conclude sedicesima. Di quel viaggio racconta: “…all’epoca avevo come manager Marcello Giambertone, che era anche il manager di Fangio, e aveva organizzato la spedizione italiana che comprendeva anche Gino Munaron. Il Generale Marcos Perez Jimenez, Presidente del Venezuela, aveva espresso il desiderio di vedere Fangio il grandissimo e Maria Teresa De Filippis, la piccolina, da soli in azione. … tutto l’autodromo era deserto, con pistoleros da tutte le parti… Fangio salì su una 3 litri e io su una A6CGS identica alla mia. …normalmente, Fangio in corsa mi distanziava, non di metri ma di chilometri, ma in quella occasione il pilota argentino non riusciva ad allungare. ..mi venne da pensare che la Maserati mi stesse prendendo per i fondelli, perché normalmente mi assegnava una vettura di prestazioni decisamente inferiori. Si conclude l’esibizione e dopo le congratulazioni di Jimenez, andai da Guerino e gli dissi:… questa due litri cammina veramente, perché la mia non va? Rispose: ma signora De Filippis, è il tre litri!

1956, Maria Teresa viene iscritta alla 1000 km di Buenos Aires, gara che nel 1971 vedrà la morte di Ignazio Giunti. MTDF racconta: “C’era questa curva prima delle tribune, che era velocissima. Io ero in testa alla mia classe, fra il 7° e l’8° assoluto e quindi stavo correndo forte in quel momento. Ho visto le segnalazioni con la bandiera blu dei Commissari, allora erano molto importanti, a due che erano davanti. Io sono arrivata tranquilla, ho impostato la mia curva andando un po’ in derapage. In un attimo mi sono trovata davanti queste due macchine, che sapevano che arrivavo, ma che, invece di stare uno dietro l’altro, si erano messe appaiate. Non c’era niente da fare: o li prendevo in pieno e ci ammazzavamo in tre, a destra c’era il muro, ho cercato di andare a sinistra, dico faccio il danno minore e non so se mi ammazzo io. Sono andata a sinistra, mi sono girata, ho preso in pieno il palo, proprio dov’è morto Giunti, e sono stata sbalzata fuori dalla vettura al centro della pista. Grazie a Dio, non ero morta, ma solo ferita, ed era tutto più o meno a posto per l’epoca, danni alle gambe e alle braccia. In quel momento però il mio pensiero è stato per gli altri che sopraggiungevano. Trascinandomi con il braccio che era rimasto incolume, l’altro si era rotto, sono riuscita a trascinarmi gatton gattoni sul prato. Poi è arrivata l’autoambulanza mi hanno portata via e anche lì è stata una scena comica perché io assolutamente non volevo salire in barella, volevo andare vicino al posto di guida. Questa qui è matta!”. I giornali all’epoca titolarono “La de Filippis è volata fuori dalla macchina come un tappo di Champagne”.

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Testata di una rivista italiana

1957, sono passati tre anni dal fidanzamento con il Conte Pierfrancesco Calvi di Bergola e Maria realizza di non essere pronta per il matrimonio, quindi, anche a causa della gelosia di lui, decide di chiudere la relazione per concentrarsi sulla carriera agonistica.7

E’ il 1958, Maria Teresa è pronta per partecipare nuovamente alla 10 Ore di Messina con la sua A6GCS ed è tra i favoriti alla partenza. In questa edizione la competizione si svolge attorno ai Laghi di Ganzirri. La gara ha inizio e Maria Teresa giunta al 20° giro, perde il controllo della sua Maserati e vola in un campo di pomodori. Un Commissario si affretta a soccorrerla e Maria Teresa anziché chiedergli aiuto, nella massima oscurità gli domanda: “Scusi ha mica un fiammifero?”

Lo stesso anno Maserati la prende nella Scuderia di Formula Uno. “Quando mi hanno portato l’auto… mi sono vista questa specie di bestione e Guerrino Bertocchi, che era il Collaudatore della Maserati, aveva portato, come sempre, il mio cuscino personale. Era necessario perché io ero 49 chili e un metro e sessanta, contro piloti che, allora, erano tutti altissimi. Quando ci si cambiava al volante delle sport io avevo sempre questo cuscino”5.

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Maria Teresa al volante della Maserati 250F

Sia Luigi Musso che Juan Manuel Fangio, oltre che grandi amici, sono suoi grandi sostenitori e si prendono a cuore la esile, ma fortissima Maria Teresa, dandole importanti consigli di guida. Juan Manuel preoccupato che possa accaderle qualcosa, le dice spesso: “…vai troppo forte, ti prendi troppi rischi…”, ma lei corre spingendo al massimo, incurante del pericolo, ma per fortuna è ancora oggi tra noi per poterlo raccontare.

13 aprile 1958, siamo ad un momento cruciale della carriera di Maria Teresa: sul pericolosissimo circuito cittadino del Gran Premio di Siracusa, in una gara di F1 non valida per il Campionato, può finalmente mettere alla prova le sue capacità sulla Formula uno Maserati 250F.

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MTDF racconta: “…quando sono salita in macchina le prove si sono fermate, perché tutti hanno detto: questa s’ammazza, oppure: cosa vuoi che succeda: la prima curva è sua.. Mi sono seduta e il primo problema è stato il cambio con la leva centrale. Freno ed acceleratore erano invertiti. Anche se avevo guidato sempre in maniera diversa sono partita. Tutti fermi, nessuno provava più e ho fatto un gran balzo con messo la prima e sono partita, boom! Con questa macchina con tutta la sua potenza… tanto che mi sono detta: pilotino che ci vai a fare adesso qua? Il Circuito di Siracusa non era neanche molto facile: un circuito cittadino veloce, molto veloce, persino con una rotaia che attraversava la pista… io comincio a fare questo giro di perlustrazione, poi mi fermai dopo due o tre giri e arrivò Luigi Musso che mi disse : senti, vieni con me, seguimi e vedi un po’ cosa faccio io. E io sono partita dietro a Luigi. Io, con la mia beata incoscienza che mi aveva accompagnato in dieci anni di corse…,siamo arrivati ad un punto pericolosissimo, dove c’era tanta gente (dove c’era pericolo c’era sempre la massa di spettatori che aspettavano di vedere l’incidente)…, vedo che a Luigi non si accedono gli stop. Dico accidenti come va forte Luigi… mi sono detta.. adesso non stacco altrimenti che figura faccio? E sono entrata fortissimo: e la gente sembrava impazzita…. Mi si sono fermata ai box e ho detto: Luigi, ma sei cretino, ma siete matti voi che andate così forte, che non frenate. E lui risponde chi ti ha detto che non frenavo? Dico: Ho visto che non si è acceso lo stop. Replica: ma non esiste nella F1!”5.

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Maria Teresa chiude la gara in quinta posizione. Primo al traguardo è Luigi Musso su Ferrari.

Campionato di F1 1958, 18 maggio, Gran Premio di Monaco: partecipa alla sua prima gara valida per il Campionato con la Maserati 250F della Scuderia. Il motore si rompe durante le qualifiche e non essendovi pezzi di ricambio disponibili, ne la possibilità di riparare il motore, è costretta al ritiro.


17 maggio 1958, Qualifiche del Gran Premio di Monaco/Maria Teresa di Filippis of Italy drives the #44 Maria Teresa di Filippis Maserati 250F during qualifying for the Monaco Grand Prix on 17th May 1958 on the streets of the Principality of Monaco in Monte Carlo, Monaco

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GP di Monaco, 18 maggio 1958

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18 maggio, Gran Premio di Monaco, Luigi Musso al volante della Ferrari 246/F1 Dino The Monaco Grand Prix; Monte Carlo, May 18, 1958. Luigi Musso, the great Italian hope of the Ferrari team, trying very hard at the old Tabac corner on the harbor front in his new lightweight 246/F1 Dino which replaced the older V8 cars derived from the Lancia D50 of 1955.

Campionato di F1 1958: 16 giugno, alla partenza del Gran Premio di Europa sul Circuito di SPA Francorchamps in Belgio, Maria Teresa è in diciannovesima posizione sulla griglia di partenza. Taglia il traguardo decima.

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Alcuni fotogrammi tratti dal Documentario “Gran Prix d’europe” girato durante il GP del Belgio a sul Circuito di Francorchamps/Some stills from the documentary “Gran Prix d’Europe” filmed during theBelgium GP at the circuit of Francorchamps

Campionato di F1 1958, 6 luglio, Gran Premio di Francia, Circuito di Reims. Maria Teresa iscritta alla gara, viene esclusa prima della partenza. La leggenda narra che il Direttore di gara le impedì di partecipare, dicendo: “…l’unico casco che una donna deve indossare è quello del parrucchiere…”.

Al nono giro il suo caro amico Luigi Musso perde la vita uscendo di pista.

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Gp di Francia 6 luglio 1958, sotto al ponte passano Stirling Moss su Vanwall, Juan Manuel Fangio’ su Maserati 250F alleggerita, subito dietro e la B.R.M. di Harry Schell che segue a breve distanza / The French Grand Prix; Reims, July 6, 1958. Under the bridge after the pits come the Vanwall driven by Stirling Moss with Juan Manuel Fangio’s lightweight Maserati 250F right behind and the B.R.M. 25 of Harry Schell following closely.

Campionato di F1 1958, 24 agosto. Oporto, Circuito Boavista. Nona prova del Campionato di F1, Gran Premio di Portogallo. Iscritta con la Maserati 250F, è costretta al ritiro per problemi al motore.

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Settembre 1958, Aerautodromo di Modena, pochi giorni prima del GP di Monza il team Maserati è impegnato nei test delle auto. Nella foto Guarino Bertocchi, capo meccanico Maserati, scalda una Maserati 250F della Scuderia Centro Sud  /Modena Aerautodromo, September 1958. In the days before the Italian Grand Prix, the teams were very busy testing. Here Guarino Bertocchi, head mechanic for Maserati, warms up a Scuderia Centro Sud Maserati 250F.

Campionato di F1 1958, 7 settembre, Circuito di Monza. Decima prova del Campionato di F1, Gran Premio di Italia: al 12° giro Maria Teresa si trova in quinta posizione, è l’unica italiana in pista, ma ha un guasto alla biella ed è costretta ad abbandonare la gara.

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Circuito di Monza, 6 settembre, Maria Teresa durante le prove il giorno precedente al GP/Maria Teresa de Filippis of Italy, driver of the #42 Maserati 250F Maserati Straight-6 during practice for the Italian Grand Prix on 6th September 1958 at the Autodromo Nazionale Monza near Monza, Italy.

Alla fine dell’anno Maria Teresa vende la sua Maserati 250F al suo amico Giorgio Scarlatti e il 10 maggio 1959, è nuovamente a Monaco, questa volta iscritta nel Gran Premio di F2 con la Porsche RSK del Team Behra, che le ha prestato lo stesso Behra.

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10 maggio 1959, GP di Monaco, Jean Behra a fianco della Porsche destinata a Maria Teresa de Filippis/The Monaco Grand Prix; Monte Carlo, May 10, 1959. Jean Behra walking proudly next to the single seater Porsche he had created which he loaned to Maria Teresa de Filippis. 

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10 maggio 1959, GP di Monaco, Maria Teresa de Filippis al volante della porsche F2/The Monaco Grand Prix; Monte Carlo, May 10, 1959. One of the few lady Grand Prix drivers, Maria Teresa de Filippis sits in the special F2 Porsche built in Modena for Jean Behra. She was not able to qualify for the limited grid.

Maria Teresa supera le qualifiche classificandosi sedicesima, ma il suo risultato venne cancellato per motivi non chiari. “…fu una decisione puramente politica perché volevano spingere il pilota Ferrari Cliff Allison verso la linea di partenza. Fu scandaloso. Nella mia vita non ho mai pianto, ma quella volta uscendo dalla mia auto scoppiai ai piangere…” 6

2 agosto 1959, Berlino: prima del GP di Formula uno si sarebbe svolta sul tracciato dell’AVUS3, una gara di Categoria Sport, con vetture di cilindrata inferiore ai 1500 cc.. Behra in quell’occasione, per motivi non chiari chiede a Maria Teresa di prestargli la sua Porsche, (che lui stesso le aveva fatto preparare a Modena in segno di amicizia).

Sul circuito dell’AVUS, bellissimo ma terribile per le sue altissime curve sopraelevate e reso tristemente famoso per i passati decessi, il fondo stradale era diventato scivoloso a causa della pioggia. Behra velocissimo insegue a breve distanza Wolfgang Von Trips e Bonnier, rispettivamente primo e secondo. E’ il 4° giro, Behra si trova sulla sulla Nordkurve a 180 km/h, probabilmente a causa del fondo bagnato perde il controllo dell’auto, che con un testacoda esce di pista sfondando il parapetto, finisce contro un asta portabandiera e precipita nei paddock al di là della pista, muore sul colpo. Aveva 38 anni.

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20 Aprile 1957 Jean Behra al Grand prix di Pau/ 1957, April 20, Jean Behra at Grand prix of Pau

La moglie di Behra pochi giorni dopo invia per posta le chiavi della Porsche a Maria Teresa, allegando un biglietto con scritto: “Queste sono le chiavi”.

Austria, 1960. Dopo aver conosciuto sulle piste da sci l’ingegnere austriaco Theodor Huschek, la vita di Maria Teresa cambia in modo definitivo: smette di correre, l’anno dopo decide di sposarsi, e dà alla luce un figlio.

Come Maria Teresa racconta, il terribile episodio di Berlino e i frequenti decessi di suoi amici e colleghi piloti come: Mike Hawthorn, Luigi Musso, Peter Collins, Alfonso De Portago, sono stati i motivi principali che l’hanno convinta a concludere la propria carriera. In quel momento si è resa conto dell’enorme pericolosità che le gare comportavano: all’epoca morire al volante era purtroppo ancora all’ordine del giorno.

Maria Teresa decide di non mettere più piede negli autodromi, fino a quando nel 1979 entra a far parte, come membro onorario del Grand Prix Drivers Club, a cui appartengono un centinaio di eccezionali piloti, tra cui: Jack Brabham, Stirling Moss, Damon Hill e Jackie Stewart.

Viste le notevoli capacità di guida che occorrevano all’epoca, nella sua breve carriera i suoi sono stati comunque risultati significativi; come pilota di F1: oltre ad essere stata la prima donna a guidare una F1, ha partecipato a sette GP, qualificandosi in tre dei cinque validi per il titolo; come donna combattendo, nella non facile corsa contro i pregiudizi e il maschilismo imperante, anche nell’ambito dello sport.

Sir Stirling Moss, con i suoi 85 anni ha recentemente affermato sui giornali, che le donne non hanno la forza mentale per avere successo come pilota di F1. MTDF pensa invece che le donne possano competere con gli uomini, ma solo una piccola minoranza di loro, dato che la forza fisica necessaria per questo tipo di sfide, non è una caratteristica femminile.

La sua esperienza motoristica, come lei stessa ricorda, non ha incontrato una vera discriminazione da parte degli uomini, ma piuttosto un certo stupore. L’unico episodio “storico” di pura idiozia misogina, è stato quello del Gran Premio di Francia del 1958.

MTDF oggi si avvia al traguardo dei novant’anni, ha una figlia e due nipotini e vive in un bosco fuori città. Recentemente le è stato affidato il titolo onorario di Presidente del Grand Prix Drivers Club e del Maserati Club. Tutt’oggi viene spesso invitata come ospite alle gare di Formula Uno, ma preferisce seguirle in tv. I suoi idoli in Formula uno sono stati prima Fangio e poi Senna, inoltre ammira molto Alonso, considerandolo uno dei pochi piloti veramente liberi.

Come ha dichiarato lei stessa in un intervista, non apprezza molto la Formula Uno di oggi, in cui il successo è basato sull’elettronica della vettura e sulla velocità dei meccanici e meno sull’abilità del pilota. “Ai nostri tempi i piloti erano tra loro amici, viaggiavamo assieme, stavamo negli stessi hotel. Oggi non più avvenire lo stesso. Le interviste sono spesso prevedibili. Dopo la gara saltano sui loro jet privati. Veramente poco è rimasto dello sport, come era ai nostri tempi…”. “…I piloti di oggi sono manichini assemblati pezzo per pezzo, sembrano polli allevati in batteria…”, “…non provo più alcun piacere nella guida mi angosciano tutte le diavolerie montate sulle auto moderne. Io vorrei trovarci solo sterzo, cambio, freni, acceleratore e volante…” 4

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Ho passato l’estate a cercare di ricostruire gli avvincenti e a volte divertenti episodi che hanno costellato la vita agonistica di questa donna coraggiosa e intelligente, ma soprattutto libera, che a scelto di assecondare un forte spirito agonistico, mettendo per un po’ da parte il sano istinto di conservazione della specie, tipico della natura femminile.

Ho appena scoperto che Maria Teresa sta ora lottando contro la malattia, la notizia mi riempie il cuore di tristezza, perché dopo aver studiato le sue gesta automobilistiche, mi sembra quasi di averla conosciuta personalmente. Bene, le auguro di vincere come sempre con grande coraggio questa nuova ed importante gara.

Vittorio Piaggi

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Maria Teresa de Filippis con la sua collezione di trofei, 1958 circa/Italian racing driver Maria Teresa de Filippis, with her collection of trophies, circa 1958.

Calendario degli eventi principali della carriera agonistica di Maria Teresa De Filippis/Main events calendar of the racing career of Maria Teresa De Filippis

Ho provato a ricostruire gli undici intensi anni agonistici di Maria Teresa De Filippis, mi scuso in anticipo per gli eventuali errori/I tried to reconstruct the eleven years of intense competitive Maria Teresa De Filippis, I apologize in advance for any errors.

1948

  • Gara di 10 km – Salerno-Cava dei Tirreni: partecipa con una FIAT 500 Topolino alla sua prima competizione. Taglia il traguardo per prima
  • Gara in salita Sorrento-Sant’Agata: si classifica seconda al volante della FIAT 500 Topolino
  • 32^ Targa Florio – 8° giro di Sicilia: partecipa alla gara assieme al fratello Antonio su FIAT 1100 sport, ma per un guasto sono costretti al ritiro

1949

  • Circuito del Garda, Salò – Gran Premio di F2: è iscritta alla gara con Ferrari 166s, ma per motivi non chiari non parteciperà alla gara
  • Acquista una Urania con motore BMW da 750 cc., e realizza ottimi risultati in diverse occasioni:
  • 17 luglio, partecipa con Giuseppe Ruggiero alla III^ Coppa delle Dolimiti, conclude in nona posizione
  • 31 luglio,  partecipa con Giuseppe Ruggiero alla I^ Coppa della Toscana a Livorno, conclude in seconda posizione
  • 7 agosto, partecipa con Giuseppe Ruggiero alla III^ Stella Alpina a Trento, conclude prima
  • 18 agosto, partecipa con Giuseppe Ruggiero al V° Circuito di Senigallia, Ancona
  • 21 agosto, partecipa con Carlo Ruffo alla III^ Cronoscalata Fasano-Selva-Brindisi, conclude seconda
  • 33^ Targa Florio: partecipa alla gara con Lancia Aprilia ma è costretta al ritiro.
  • 1 settembre,  partecipa al XI Gran Premio d’Aosta- Gran San Bernardo, conclude quinta
  • 4 settembre,  partecipa al V° Gran Premio Catania-Etna-Catania, conclude seconda
  • 7 settembre, partecipa alla IV Coppa Nissena a Caltanisetta, conclude seconda
  • 25 settembre, partecipa al I° giro della Calabria, Catanzaro ed è costretta al ritiro
  • 2 ottobre, partecipa alla IV Targa Vesuvio, Napoli, conclude prima

1950

  • 02 aprile, partecipa alla XXXIV^ Targa Florio – 10° Giro di Sicilia, con la sua Urania BMW, con la quale ha problemi alla partenza. Aiutata con una spinta, verrà squalificata
  • 10 aprile, partecipa alla VIII Palermo-Montepellegrino, conclude terza
  • 23 aprile, partecipa alla XVII Mille Miglia, ed è costretta al ritiro
  • 21 maggio, partecipa al Giro della Campania a Napoli, conclude prima
  • 11 giugno, partecipa al III° Premio di apertura, Roma, conclude decima
  • 18 giugno, partecipa al II° Circuito del castello, Teramo, conclude ottava
  • 29 giugno, partecipa al III° Giro dell’Umbria, Perugia
  • 2 luglio, partecipa al I° Circuito di Collemaggio, Acquila, conclude nona
  • 6 agosto, partecipa al II° Giro della Calabria, Catanzaro, ed è costretta al ritiro
  • 27 agosto, partecipa alla IV^ Cronoscalata Fasano-Selva, Brindisi, conclude seconda

1951

  • Inizia a correre con una Giaur (con motore Giannini da 750 cc)

1952

  • Partecipa al Gran Premio di Roma, è prima nella sua classe e si classifica seconda per otto volte in diverse competizioni

1953

  • Acquista una OSCA 1100 cc. e inizia a gareggiare con piloti affermati come Manuel Fangio
  • Conquista tre vittorie, tra cui: La 12 ore di Pescara (dove con Sgorbati conclude prima nella sua classe e quarta assoluta), e la gara in salita Catania-Etna (dove è prima nella sua classe)

1954

  • Nella “Corsa del Redentore” in Sardegna è Prima assoluta e prima nella sua classe sul Circuito di Caserta e sul Circuito di Siracusa
  • Giro di Sardegna, Gara del Campionato Italiano Piloti: partecipa alla gara con la sua OSCA 1100 cc.. In seguito ad un grave incidente perderà quasi totalmente l’udito dall’orecchio sinistro
  • Acquista una Maserati A6GCS da 2 litri

1955

  • Conquista il secondo posto nel Campionato Italiano 2000 Sport
  • La Scuderia Maserati la mette sotto contratto con la sua Maserati A6GCS
  • Mille Miglia: partecipa alla gara
  • 39^ Targa Florio partecipa alla gara con la sua Maserati A6GCS da 2 litri. Divide il volante con Luigi Bellucci e conclude la gara in quarta posizione nella sua classe e nona assoluta
  • Notturna 10 Ore di Messina: partecipa alla gara con la sua Maserati A6GCS da 2 litri e conclude in terza posizione
  • Gara al Mugello, esce di strada e rischia di finire su una scogliera 
  • GP di Caracas (Venezuela): partecipa alla gara con la sua Maserati A6GCS da 2 litri e conclude sedicesima

1956

  • Mille Miglia: partecipa alla gara
  • 1000 km di Monza: partecipa alla gara
  • 1000 km di Buenos Aires: partecipa alla gara e ha un grave incidente

1958

  • Acquista una Maserati 250F – F1
  • 10 Ore di Messina: partecipa alla gara con la sua Maserati A6GCS da 2 litri ed è costretta al ritiro per un incidente
  • 1000 km di Buenos Aires: partecipa alla gara
  • Entra a far parte della Scuderia Maserati per il Campionato di Formula Uno
  • 13 aprile: Gran Premio di Formula Uno a Siracusa, gara non valida per il Campionato. Partecipa per la prima volta partecipa ad una gara di F1. Chiude in quinta posizione alla guida della con Maserati 250F. Primo al traguardo è Luigi Musso su Ferrari
  • Campionato di F1 – 1958: 18 maggio – Gran Premio di Monaco: è iscritta alla sua prima gara del Campionato di F1, guida la Maserati 250F. Il motore si rompe durante le qualifiche e non essendo pezzi di ricambio disponibili o la possibilità di riparare il motore, è costretta al ritiro. 
  • Campionato di F1 – 1958: 16 giugno – Gran Premio di Europa, Belgio, Circuito di SPA Francorchamps: partecipa alla gara con Maserati 250F. Parte in diciannovesima posizione e conclude la gara decima. 
  • Campionato di F1 – 6 luglio – Gran Premio di Francia, Circuito di Reims – non partecipa alla gara, probabilmente perché esclusa alla partenza da un Commissario di gara. Luigi Musso al nono giro perderà la vita uscendo di pista
  • Campionato di F1 – 24 agosto – Gran Premio di Portogallo, Oporto, Circuito Boavista – Nona prova del campionato: partecipa alla gara con Maserati 250F ma dovrà ritirarsi per problemi al motore
  • Campionato di F1 – 7 settembre – Gran Premio di Italia, Circuito di Monza: partecipa alla gara con Maserati 250F. Al 12° giro si trova in quinta posizione ed è l’unica italiana in gara, ma è costretta al ritiro per una rottura della biella. 
  • Verso la fine dell’anno vende la sua Maserati 250F al pilota Giorgio Scarlatti

1959

  • Partecipa al Gran Premio di F1 International Trophy a Silverstone (Gara non valida per il Campionato): guida la Maserati 250F della Scuderia Ugolini
  • 1000 Miglia: partecipa alla gara
  • 10 maggio: Gran Premio F2 di Monaco: partecipa alla gara con Porsche RSK del Team Behra, nelle qualifiche è sedicesima, ma il suo risultato venne cancellato per motivi non chiari
  • 2 agosto – GP di Germania di F1, Circuito dell’AVUS: non partecipa alla gara. Al 4° giro Jean Behra sulla Nordkurve, probabilmente a causa del fondo bagnato, perde il controllo dell’auto e con un testacoda esce di pista perdendo la vita. Prima, seconda e terza saranno le tre Ferrari 246 della Scuderia Ferrari. Subito dopo Maria Teresa, abbandona il mondo delle gare.
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Silverstone, 3 maggio 1959/Italian racing driver Maria Teresa de Filippis, the first female to compete in Formula One, in her Maserati at the 11th Annual International Trophy Race at Silverstone, 3rd May 1959.

 NOTE

  1. Tratto da “Maria Teresa De Filippis, che grinta!” Articolo di Prisca Taruffi (dal sito: http://www.targaflorio.info)
  2. Pilota francese, Campione di Francia di F1 e nella Categoria Sport nel 1956 e 1957 e nella sola categoria Sport nel 1958. Corre tra gli altri per BRM, Ferrari, Maserati e Porsche. Vince nel 1957 la 12 ore di Sebring in coppia con Manuel Fangio al volante di una Maserati. In suo ricordo è stato intitolato il Circuito di Magny-Cours dal 1961 al 1989.
  3. Il Circuito dell’AVUS (Automobil Verkehrs und Übungs-Straße) viene costruito il 24 settembre 1921 per incentivare l’uso e la vendita delle automobili. Realizzato sia come tracciato per record di velocità, che come percorso viabilistico è costituito da due lunghi rettilinei da 4 km, per sfruttare al massimo la potenza dei motori, ed immettersi a velocità preoccupanti sulla nordkurve, dove nel 1937 Hermann Lang su Mercedes toccò i 400 km/h. Sulla stessa curva nel primo Gran Premio di Germania del 1926, Adolf Rosemberger perdendo il controllo della sua vettura si schianta contro la struttura in legno dei  cronometristi; Aldolf e il meccanico al suo fianco ne escono illesi ma tre persone perdono la vita. Anche dopo la demolizione della sopraelevata avvenuta nel 1967, le gare all’AVUS portano sfortunatamente nuovi decessi. Nel 1998 con un ultima gara di addio l’impianto è chiuso definitivamente.
  4. Tratto dall’intervista rilasciata a Stefano Lorenzetto nel 2008 (www.f1web.it).
  5. Tratto alla tavola rotonda “Come correvamo negli anni cinquanta”, Milano, gennaio 2012 (www.aisastoryauto.it).
  6. Tradotto dall’articolo “Meet Maria Teresa de Filippis…” (TheRedbullettin.com)
  7. Dall’articolo di Chris Nixon “First Lady of Formula 1: ” Maria Teresa, nasce in una famiglia nobile e agiata: il padre era Franz De Filippis dei Conti Serino e sua moglie la spagnola, Narcisa Anselmi dei Marchesi Balaguer Roca de Togores y Ruco y Perpignan. Suo padre era un uomo molto importante, in quanto possedeva la compagnia che produceva elettricità per tutta l’area di Napoli. La famiglia viveva in città per la maggior parte dell’anno, ma si trasferiva nella loro casa di campagna, “Il palazzo bianco”, nei mesi estivi. Il Palazzo veniva seguito dalla servitù, e uno di loro era stato assunto con il solo compito di pulire le numerose scalinate.”
  8. Tradotto da “Classic and sportcars” – Febbraio 1989

Alcune parti di interviste o racconti sono tratte da articoli apparsi sui seguenti siti: www.f1web.it, www.adrenaline24.it, www.victorylane.com.

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Museo Panini, Modena: Maria Teresa De Filippis ha regalato una dedica a Matteo Panini sulla Maserati 250F esposta (Agosto 2015, Foto: Luc Driessen)/Panini Museum, Modena: Maria Teresa De Filippis gave a dedication to Matteo Panini on the Maserati 250F exposed (August 2015, photo: Luc Driessen)

 

Maria Teresa De Filippis: winning against prejudice [English version]

There are people who are worth remembering, not only for sports results obtained, but also for helping to create a piece of racing history. This certainly applies to Maria Teresa De Filippis, that fifty-seven years ago in the Monaco circuit, in front of the dazed expressions of male audience and worried eyes, admired and maybe a little envious of the women, stuck with great nonchalance in the cockpit of a Formula one. The Maserati 250 F which the year before led Juan Manuel Fangio to win for the fifth time the World F1 Championship.

1926 class, Countess of Neapolitan origin, Maria Teresa De Filippis was in fact the first woman in the world to have piloted by a professional Formula one.

A career that lasted eleven years, where Maria Teresa lived in bursts: luck, victories, accidents, several episodes of pure bad luck, but also determined men against foreclosure. All this was not enough to obscure the undeniable ability, determination and the desire to win of a great woman.

The female presence in motor racing wasn’t a novelty, in the early decades of the century, several women engaged in this dangerous sport, but take part in a Formula One Championship was something completely new. Maria Teresa says1: “… my Maserati could reach up to 250 km/h, with very narrow tires…, the road holding, in bends in particular, was very limited. All pilots were forced to make a drift to enter and exit the curves. I remember my Maserati had centered gear lever, between the legs; than I had the brake pedals and throttle reversed. In my day it was really tiring driving a F1 to the limit, especially for a woman “.

It’s 1948, Maria Teresa, nicknamed “pilotino” for her slender physique, after some experience with horses, began her automotive career, thanks to a bet with her brother Antonio (who was already running with Ferrari and Maserati); he was sure about the ability of Maria Teresa before the others realized her skills as race driver. Just 22 years Maria Teresa fact decides to participate to her first race: the Salerno-Cava dei Tirreni, on a Fiat 500 Topolino. Antonio won the bet, because his sister, destroying in one stroke all the men competitors, first crosses the finish line and wins the Prize “Silver wheel”.

Thanks to a family7 that is not opposed to her racing career, her mother repeats: “… race slow and you win …”, after her first victory Maria Teresa began to develop a passion for cars, and also in her second race, the uphill-Sant’Agata Sorrento, confirms her excellent skills, being the second fastest. Unfortunately, Maria’s father lives not enough to assist to her successes.

In 1948 she participated with her brother Antonio to the 32^ Targa Florio-8° Giro di Sicilia, on a FIAT 1100 sports, but for a failure are forced to retire. The year after Maria Teresa buys an Urania, a small sports car with chassis built by Berardo Taraschi and BMW motorcycle engine of 750 cc., With whom she won several competitions: “The Stella Alpina” , “The Targa Vesuvio”, the “Giro della Campania” , finishing in second place on three other occasions.

1950: she participates at the 34^ Targa Florio – 10° Giro di Sicilia, with her Urania BMW. Having trouble starting the race, she’s aided with a boost and for this reason is disqualified. The year after Maria Theresa decided to swap the Urania wih a Giaur, with 750 cc Giannini engine.

Shortly after, she met the Roman driver Luigi Musso, a charming man and considerable skills, of which she fell in love.

At that time he also runs with Giaur, and soon became famous for his numerous successes. Luigi and Maria Teresa gets engaged and for two years, followed by their trailer that transports race cars, run for the romantic Italy moving from one race to another.

After three years the romance with Musso concludes, but among them remains alive a great friendship until Luigi’s disappearance.

Her career with the Giaur goes well and after three seasons racing, wins the Grand Prix of Rome in her class and finished second eight times in various competitions.

In 1953 she buy a OSCA 1100 cc. and start to compete with established riders such as Manuel Fangio. The increasing pilot’s experience starts giving results and that year she won three victories, including The 12 hours of Pescara (where with the driver Sgorbati she ends first in her class and fourth overall) and the Hill climb Catania-Etna (where she was first in her class).

It’s 1954, while Luigi Musso becomes an official driver of Scuderia Maserati F1, Maria Teresa buy a 2 liters Maserati A6GCS and gets engaged to the grandson of King Umberto di Savoia, count Pierfrancesco Calvi of Bergola (which also ran with a Giaur).

The successes in the race continue: she is first in “Corsa del Redentore” in Sardinia and first in her class at Caserta and Syracuse Circuits. In the tour of Sicily she is fifth and tenth in her class.

The same year during the Giro di Sardegna Italian Championship drivers, while leading the race and the 1100 ccChampionship (which she lost just for one and half point), she remains involved in a bad accident, MTDF: “… I went to Sassari-Cagliari-Sassari race, without having even tried the path. I knew that in the dangerous curves the organizers put the straw bales, and where I saw that, I slow down. But in a critical point there were more. Competitors that had preceded me had destroyed. I went out to the street and went to slam. Completely lost hearing left ear”.

Maria Teresa said that at the time, the drivers to go from one race to another moved often together. During breaks, many of them participated in minor races, and this led them to drive cars every week in different categories, thus improving their driving skills. So Maria Teresa begins traveling frequently with some of them as: Alberto Ascari, Giorgio Scarlatti, of course with her friend Luigi Musso, and with the Frenchman driver Jean Behra2, with which born a sincere friendship.

In 1955 Maria Teresa joined the 2000 Italian League sports, in which she took second place. Thanks to this result and perhaps also for the presence of Luigi Musso in the team, the Maserati puts her under contract and she becomes an official Maserati team driver. The contractual arrangement is at 50/50, and predicted that Maria Teresa should race with her Maserati A6GCS, with a division of half expenses and half earnings arising from races, the Scuderia it would prepare the car repairs and only in case of engine failure Maria Teresa would have to pay it for.

In the same year the intrepid Countess driving her 2 litres Maserati A6GCS also in 10 Hour of Messina and the Targa Florio and the 6 hours of Bari, which is fifth.

10 hours of Messina: at the departure are lined up official Ferrari teams, with the 750s of Trintignant-Castellotti and Maserati team, with a large group of A6GCSM for the 2000 class, including Luigi Musso, Franco Donato and the pair De Filippis-Musitelli. In the 3000 class Jean Behra and Giuseppe Musso (brother of Louis) with Maserati 300S. Among others, there is also Graham Hill with the Jaguar C-Type.

The race start, the Jaguar C-Type of Hill, after 5 hours of race will go out of track.

In 2000 class, in the second half of the race, a compelling fight breaks loose between Munaron, Dos Santos and De Filippis, who enters into crossing the finish line in third place.

The 55’ edition of the 10 Hours of Messina, is still remembered as the hardest, with only 8 team classified on 23 crews started.

Again in ’55 Maria Teresa is also present among the participants of the 39^ Targa Florio with her Maserati A6GCS. She Divide the steering wheel with Luigi Bellucci and finishes the race in fourth place in her class and 9th overall. She also participated in the tour of Calabria where she arrived fourth overall.

The 1955 is a lucky year and dense of success for Maria Theresa, but also perhaps more threatened in the course of her career: while participating in a race in Mugello, her car goes off the road along a steep slope, stopping with the stump of a tree, just on the edge of a cliff, 20 metres above a cliff. Maria Teresa is unharmed, but still in grave danger, as the car is poised and any sudden movement could push the car over the precipice.

Maria Teresa says: “I was very scared, some shrubs fell over the cliff and there was absolutely no time to think what to do! There were many viewers, but were afraid to touch me because the car was in the balance. Then they gained a rope to me that tied under my arms and pulled me from the top, but really geeently!”8

In November she left for Venezuela to participate in the GP of Caracas with the Maserati A6GCS. She concludes the sixteenth. Remembering that trip she tells: “…at the time my manager was Marcello Gallo, who was also the manager of Fangio, and had organized the Italian expedition that also included Gino Munaron. Gen. Marcos Perez Jimenez, Venezuela’s President, had expressed a desire to see the great Fangio and Maria Teresa De Filippis, the baby, alone in action. … all the racetrack was deserted, with pistoleros everywhere… Fangio came on a 3-liter and I was on a A6CGS identical to mine. … Normally, Fangio in race not distanced myself meters but kilometers, but on that occasion the Argentine driver couldn’t stretch… I think the Maserati were making fun of me, because normally I gave a much lower performance. Ends the exhibition and after Jimenez, congratulations, i went to Guerrino and said … This two-liter walking really, because my didn’t go like this? He answered: …but Mrs. De Filippis, this is the 3 liters!”.

 1956, Maria Theresa is registered at the 1000 km Buenos Aires race, where in 1971 will see the death of Ignazio Giunti. About that race MTDF says: “there was this curve before tribune, that was fast. I was at the top of my class, between 7° and 8°, and then I was running strong at that time. I saw the blue flag reports of Commissioners, then were very important, to two cars that were before me. I arrived, I set my curve going derapage a bit. In a moment I found myself in front of these two cars, which they knew was coming, but that, instead of sitting one behind the other, they were paired. There was nothing they could do: I think I took them in full and we were all killed, -right there was the wall-, I tried to go left, I say I do minor damage, I went to the left, I turned around, I took the pile, right where Giunti died upon reaching, and I was ejected from the car in the middle of the track. Thank God, I wasn’t dead, but only wounded, and it was all more or less ok for that times, just damage to the legs and arms. At that time, however, my thinking was to others that can occur during. Dragging me with the arm that was left unharmed, the other broke down, I managed to drag myself out of the track. Then came the ambulance, they took me and also there was a comical scene because I absolutely did not want to go up on the stretcher, I wanted to go near the driver’s seat. She is crazy! They told”. Newspapers at the time labeled “De Filippis flew out of the car like a Champagne Cork”5.

1957, three years have passed from the engagement with the count Pierfrancesco Calvi di Bergola and Maria realizes that she is not ready for marriage, then, also because of the jealousy of him, decides to close the relationship to focus on her racing career7.

It’s 1958, Maria Teresa is ready to rejoin the 10 hours of Messina with her A6GCS and she among the favourites at the start. In this edition, the competition takes place around the Lakes of Ganzirri. The race begins and Maria Teresa arrived at round 20, than she lost control of her Maserati and flies in a tomato field. A Commissioner is quick to help and Maria Teresa instead of asking help, in the darkness said: “excuse me, have you a match?”

The same year the Scuderia Maserati takes in Formula one. “When I brought the car … I saw this kind of beast and Guerrino Bertocchi, that was the test driver of Maserati, had brought (as always), my personal pillow. Was necessary because I was 49 kg. and one meter and sixty, against drivers who, then, were all top notch. When we change at the drive of the sport car, I always had this cushion for myself5.

Both Luigi Musso and Juan Manuel Fangio, besides great friends are her big fans and take to heart the slender but strong Maria Teresa, giving her important tips. Juan Manuel worried that something might happen to me, often says to me: “…you go too fast, you take too many risks…”, but she runs pushing hard, heedless of danger, and fortunately she still among us to tell.

April 13, 1958, we are at a crucial moment in the career of Maria Theresa: on the dangerous city circuit of Syracuse Grand Prix (a non Championship F1 race), she can finally put her skills to the test on the formula one Maserati 250F.

MTDF relates: “… when I got in the car everyone stopped testing, because they all said: this will kill, or: what can happen: the first corner is her… I sat in the car and the first problem was the gear lever, which was in the center. Brake and accelerator were reversed. Although I had always driven differently, I started. Nobody testing anymore and I made a big leap with tagged before and I left, boom! With this machine, with all its power…, than I said to myself Pilotino what are you doing here now? The Syracuse circuit was not so easy, there was even a rail crossing the track … I begin to do this lap, then I stopped after two or three laps and Luigi Musso said: listen, come with me, follow me and see what I do. And I’m racing behind Louis -I, with my blessed unconsciousness that had accompanied me in ten years of racing-, we have reached a very dangerous point where there was a lot of people (where there was danger, there was always a mass of spectators waiting to see the incident)…, I see that on Luigi’s car the stops are off. I say, damn how going strong… I said … now I do not slow down, otherwise I do a bad impression, so I got very fast: the audience seemed to go crazy from excitement… I stopped in the pits and I said, Luigi, you’re an idiot, you’re crazy to go so fast without braking. And he answers who said no brakes? I say: I saw that your stop lights were off. And he answers: but there’s no stop lights in F1”5Maria Teresa ended the race in fifth position. First Luigi Musso on Ferrari.

F1 Championship, may 18, 1958 Monaco Grand Prix: she participated to her first race valid for the Championship with the Scuderia Maserati 250F. The engine breaks down during qualifying and no replacement offered a chance to repair the engine, so she is forced to retire.

F1 Championship: 16 June 1958, at the start of the European Grand Prix at SPA-Francorchamps Circuit in Belgium, Maria Teresa is in 19th position on the grid. She will across the line tenth.

F1 Championship 1958, July 6, Grand Prix de France, Reims. Maria Teresa entered the race, but before the race starts she is excluded. Legend has it that the race Director prevented to attend, saying “…the only helmet that a woman must wear is the one at the hair salon…”. At the ninth round her dear friend Luigi Musso died leaving the track.

F1 Championship August 24, 1958. Porto, Boavista Circuit. The ninth round of the F1 Championship, Grand Prix of Portugal. Registered with the Maserati 250F, she’s forced to retire with engine problems.

F1 Championship September 7, 1958, the Monza circuit. The tenth round of the F1 Championship, Italy Grand Prix round 12: Maria Teresa lies in fifth place, she’s the only Italian driver on the track, but she has a connecting rod failure and she’s forced to abandon the race.

At the end of the year, Maria Teresa sells her Maserati 250F to her friend Giorgio Scarlatti and on May 10, 1959, she’s again in Monaco, this time recorded in F2 Grand Prix, with the Team’s Porsche Behra, which lent the same Behra.

Maria Teresa finished sixteenth passes qualifying, but her result is cancelled for unknown reasons. She said: “it was a purely political decision, because they wanted to push the Ferrari man Cliff Allison towards the starting line. It was outrageous. In my life I never cried, but that time coming out of my car I couldn’t stop the tears…“6

August 2, 1959, Berlin: first Formula One Grand Prix would take place on the path of AVUS3, a sports category race with less than 1500 cc displacement. Behra on that occasion for unknown reasons, asks Maria Teresa to lend him her Porsche, (which he did prepare in Modena as a sign of friendship).

On the AVUS circuit, wonderful, but terrible for its high banked and made infamous for past fatalities, the roadbed had become slippery due to the rain. Behra fast chases within walking distance of Wolfgang Von Trips and Bonnier, first and second respectively. It’s the round 4, Behra is on to Nordkurve 180 km/h, probably due to the wet, loses control of the car, which spun out of breaking through the parapet track ends against a pole and flag bearer in the paddock falls beyond the track, died instantly. He was 38 years.

Behra’s wife a few days later send by mail the keys to the Porsche to Maria Teresa, attaching a note that says: “these are the keys”.

Austria, 1960. After knowing on the slopes the Austrian engineer Theodor Huschek, Maria Teresa’s life permanently changes: stop running, and in the following year she decides to get married, and gave birth to a son.

As Maria Teresa tells, the terrible episode of Berlin and the frequent deaths of her friends and fellow pilots as: Mike Hawthorn, Luigi Musso, Peter Collins, Alfonso De Portago, were the main reasons that led her to conclude her career. That’s when she realized the enormous dangers that resulted: die behind the wheel was still on the agenda.

Maria Teresa decides not to put foot in racetracks, until in 1979 when she joined as an honorary member of the Grand Prix Drivers Club, which owns a hundred outstanding pilots, including: Jack Brabham, Stirling Moss, Jackie Stewart and Damon Hill.

Having regard to the considerable driving skills needed at the time, in her short career Maria Theresa obtained meaningful results; as F1 driver: besides being the first woman to drive a F1, she participated in seven GP, qualifying in three of the five that are valid for the title; as a woman struggling in the difficult race against prejudice and the prevailing machismo, even in sport.

Sir Stirling Moss, with its 85 years, in newspapers recently said that women don’t have the mental toughness to succeed as an F1 driver. MTDF thinks instead that women can compete with men, but only a small minority of them, since the physical strength required for this type of challenge, not a female characteristic.

Her racing experience, as she points out, has not met a real discrimination from men, but rather some amazement. The only “historical” episode of pure idiocy misogynist, was that of Grand Prix of France of 1958.

MTDF today starts at the finish of 90 years, has a daughter and two grandchildren and lives in a forest outside the city. Recently was given the honorary title of President of the Grand Prix Drivers Club and the Maserati Club. This day is often invited as a guest at Formula One races, but she prefers to follow F1 on tv. Her idols in Formula one were before Fangio and Senna later also admires Alonso, considering it one of the few truly free riders.

As she herself said in an interview, she don’t appreciates the Formula One of today, where success is based on the electronics of the car and the speed of the mechanics, and less on the skill of the pilot. “In our time, the pilots were among their friends, were traveling together, were in the same hotel. No longer be the same. Now the interviews are often predictable. After the race they jump on their private jets. Very little remained of the sport, as it was in our day …, today’s pilots are mannequins assembled piece by piece, seem to chickens kept in drums.., i don’t feel any pleasure in driving, is bothering me all wierd things mounted on modern cars. I would like to see us only steering, gearbox, brakes, accelerator and steering wheel …” 4

Well, i spent the summer trying to rebuild the exciting and sometimes amusing episodes that have marked the competitive life of this courageous and intelligent woman, but mostly free, that chose to go along with a strong competitive spirit, putting aside the self-preservation of species typical of the female nature.

I just found out that Maria Teresa is now fighting the disease, the news fills my heart with sadness, because after studying her exploits, I feel like I have known her personally.

Well, I hope you win as always with great courage, this new and important race.

Vittorio Piaggi

 

NOTES

  1. “Maria Teresa De Filippis, che grinta!” Prisca Taruffi’s article (website:www.targaflorio.info)
  2. French rider, champion of Franceand in the sports category in 1956 and 1957 and in the sports category in 1958. Runs among others for BRM, Ferrari, Maserati and Porsche. In 1957 he won the 12 hours of Sebring, teaming with Manuel Fangio at the wheel of a Maserati. In his memory was titled the Magny-Cours circuit from 1961 to 1989.
  3. The AVUS (Automobil Verkehrs und Übungs-Straße) is built on September 24, 1921 to encourage the use and sale of cars. Made as a path for speed records, and as a road route consists of two long straights by 4 km, to maximize the power of the engines, and then worrying about speed nordkurve, where in 1937 Hermann Lang on Mercedes touched the 400 km/h. On the same curve in the first Grand Prix of Germany, Adolf 1926 Rosemberger’s losing control of his carcrashing into the wooden frame of the timekeepers; Aldolf and the mechanic at his side come out unscathed but three people are killed. Even after the demolition of the elevated banks in 1967 AVUS unfortunately  brings new deaths . In 1998 with a last farewell race facility is closed permanently.
  4. Based on the interview with Stefano Lorenzetto in 2008 (www.f1web.it).
  5. At the round table “As we ran in the 1950s”, Milan, January 2012 (www.aisastoryauto.it).
  6. Translated from the article “Meet Maria Teresa de Filippis …” (TheRedbullettin.com)
  7. In article by Chris Nixon “First Lady of Formula 1,” Maria Theresa, was born into a noble and wealthy family: his father was Franz De Filippis Serino accounts and his wife the Spanish, Narcisa Anselmi dei Marchesi Balaguer Roca de Togores  y Ruco y Perpignan. Her father was a very important man, as he owned the company that produced electricity for the whole area of Naples. The family lived in the city for most of the year, but moved to their country home, “White Palace”, in the summer months. The Palace was followed by bondage, and one of them had been taken with the sole task of cleaning the many stairs. “
  8. Translated by “Classic and sportcars”-February 1989

Some parts of interviews or stories are drawn from articles published on the following websites: www.f1web.it, www.adrenaline24.it,www.victorylane.com.